Collezioni nascoste
Il progetto fotografico “collezioni nascoste” nasce dall’idea di svelare al pubblico piccole scene che si manifestano in una selezione di depositi-archivi di musei presenti nel cantone Ticino, luoghi solitamente non accessibili al pubblico.
Quest’anno (2016) l’associazione dei musei svizzeri compie 50 anni.
Il pubblico conosce e frequenta la “vetrina”, lo spazio accessibile ed espositivo. Ma un museo è una struttura complessa dove lo spazio espositivo è solo una parte. Dove e come si conservano le opere di proprietà o quelle che per vari motivi non trovano spazio nelle esposizioni? Cosa fare delle opere nei depositi? È possibile rendere accessibile al pubblico parte del deposito-archivio?
I curatori, giustamente, tendono ad isolare le opere nelle esposizioni per esaltarne la bellezza. Nei depositi invece le opere sono molto ravvicinate e si vengono a creare delle relazioni che ne esaltano l’anima. A mio modo di vedere negli spazi espositivi si trova la bellezza, nei depositi la “vita”.
La serie fotografica “collezioni nascoste” non vuole essere una documentazione fotografica sui depositi. Ho passato svariate ore nei depositi fotografati, solitamente da solo. È stata un’esperienza molto intensa. Le opere accatastate (con criterio) dopo un po’ di tempo iniziano a “parlare”, a svelare la loro storia e le loro emozioni.
Il lavoro fotografico vuole dare voce alle opere.